Wepro: il disco d’ esordio dal carattere rock

Wepro è un disco generoso formato da 14 tracce che hanno come filo conduttore le chitarre taglienti suonate da un cantautore pronto per il grande salto nel panorama della musica italiana.
Cover album – Wepro

Wepro, pseudonimo di Marco Castelluzzo, irrompe sulla scena musicale con il suo album di debutto omonimo. Proveniente dal fervido underground romano, Wepro si presenta come un cantautore e produttore di talento innegabile, capace di confezionare un disco che cattura l’attenzione sin dalle prime note.

Sono arrivato alla voglia di ascoltare l’ album, travolto dall’ energia e ironia del riff che riprende il vocale dei primi secondi della canzone “Come mi vuoi” , nonchè dalla visione dell’ iconico microfono SM57 che compare in tutto il videoclip della stessa canzone, il quale mi ha riportato indietro nel tempo, quando lo utilizzavo in sala prove e nei concerti.

Wepro – Come mi vuoi

Lontano dall’essere un disco “per tutti” , Wepro si distingue per la sua originalità e il suo carattere deciso. In un panorama musicale dominato da rap, trap e generi “non suonati”, Wepro offre 14 tracce che serpeggiano tra generi differenti mantenendo però una coerenza stilistica e attitudine inconfondibili.

Il filo conduttore del disco è il connubio tra musica suonata ed elettronica, una ricerca di armonia tra uomo e macchina. Wepro dimostra una maturità compositiva e produttiva di tutto rispetto, curando ogni aspetto del disco, dalla scrittura dei testi alla produzione, fino all’arrangiamento.

I primi brani potrebbero farci credere di aver già decifrato il codice di Wepro, ma è solo un’illusione. L’artista ci conduce per un percorso in continua evoluzione, dove rock, elettronica e altri generi si intrecciano creando un connubio unico e sorprendente.

Nonostante l’utilizzo a tratti di elettronica estrema, che rende alcuni brani più “duri da digerire”, Wepro sa sapientemente bilanciare l’intensità con momenti di calma e quiete. Dalla dodicesima traccia in poi ci aspettano tre ballad, che ci permettono di riprendere fiato e immergerci nella profondità emotiva dell’artista. Tre canzoni dominate dall’ utilizzo di pianoforti e chitarre acustiche, il tutto capitanato da una voce che ora si fa più docile ma al tempo stesso sa arrivare diritta all’ anima.

Un finale questo, delicato e suggestivo che ci lascia con la voglia di approfondire l’ universo Wepro. Un disco questo che ha il coraggio di essere “diverso” e di sfidare le convenzioni.

Voto: 7,5/10

Ascolta qui l’ album di Wepro:

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