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Tre Allegri Ragazzi Morti: Garage Pordenone – 30 anni di rock tra ironia e riflessione

Il nuovo disco della band friuliana è un viaggio sonoro che ripercorre la loro carriera e li consacra come una delle realtà più importanti del rock italiano.
Foto: Annapaola Martin

Trent’anni di rock, trent’anni di storie cantate, trent’anni di Tre Allegri Ragazzi Morti. Con “Garage Pordenone”, la band friulana celebra questo importante traguardo regalandoci un album che è allo stesso tempo una summa della loro carriera e un’opera nuova e sorprendente.

Fin dal primo ascolto, si viene travolti dall’energia contagiosa di “Ho’oponopono“, il singolo che apre l’album. Un brano rockeggiante con un testo ironico e dissacrante che fa il verso ai mali della società odierna.

Ma è con “La sola concreta realtà” che i TARM ci regalano uno dei momenti più toccanti del disco: una ballad struggente di chitarre acustiche e slide che riflette sull’amore, sulla perdita e sul senso della vita.

Tre Allegri Ragazzi Morti – La sola concreta realtà

Il viaggio sonoro di “Garage Pordenone” prosegue con “Mi piace quello che è vero“, un brano rocksteady reggaeggiante il quale chiude con un assolo di chitarra decisamente ispirato a Santana.

Tre Allegri Ragazzi Morti – Mi piace quello che è vero

E poi ancora “Jessica Dislessica” alla quale viene dedicata una confessione sulla condizione di una “generazione perduta” , i Millennials o generazione Y, che vede nella fuga dalla provincia la sola uscita possibile.

Fino a quando dura” è un viaggio dalle strofe ipnotiche che tratta il tema del denaro e di quanto la felicità vada ritrovata altrove.

In “Greta la bambina” c’ è un chiaro riferimento a Greta Thunberg e il brano coglie l’ occasione di ironizzare con grande coraggio e intelligenza su di un tema molto delicato come il cambiamento climatico.

Robot rendez-vous” racconta la condizione maschile di oggi.

C’ è anche spazio per le sonorità grunge anni ’90 che arrivano puntuali nel brano “L’ oscena” .

Un ritornello difficilmente prevedibile trova spazio in “Che cosa hai visto tu” .

L’ ironia fatta a persona si materializza nella track numero 10 “La misura” dalle sonorità che stringono l’ occhio al garage.

Ad accompagnare la chiusura dell’ album c’ è “Crocchette buone” che lascia sorpresi dal minuto 1.52 in quanto lasciando ampio sfogo all’ improvvisazione di un sound psicadelico.

Suoni della natura, versi di animali, voci di bambini che sembrano (o sono) registrati in presa diretta si condensano nell’ ultima traccia dal titolo “Torpignattara” .

Cover – Garage Pordenone

“Garage Pordenone” è un disco che spazia tra sonorità rock, punk, ska, reggae e psicadelico in una produzione curata e ricca di dettagli con testi ironici e sarcastici ma al tempo stesso riflessivi e introspettivi. Un disco che fa riflettere, con una musica più attuale che mai.

Voto: 7.5/10

Tre Allegri Ragazzi Morti in tour: tutte le date qui.

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