Nico, la musa dei Velvet Underground: la sua storia tra gothic rock e cinema

Il 18 Luglio 1988 muore Nico, cantante e attrice che ha collaborato con i Velvet Underground e Andy Wharol è stata l' anticipatrice del gothic rock.
Nico – live

Nico, vero nome Christa Päffgen, nacque a Colonia, nella Germania nazista, il 16 ottobre 1938, da Wilhelm Päffgen, membro di una nota famiglia di birrai, e Margarete Schulze, detta Grete.

Nel 1940, con l’inizio dei bombardamenti su Colonia, la madre la portò a vivere in un villaggio nella foresta della Sprea.

Il padre, dopo aver riportato gravi ferite durante il servizio nella Wehrmacht, morì in un manicomio a causa di danni cerebrali.

Nel 1946, alla fine della guerra, Nico e sua madre si trasferirono nella zona di Berlino occupata dagli statunitensi.

Christa tornò a scuola ma lavorava anche come sarta e, in seguito, come commessa di lingerie nel grande magazzino KaDeWe.

A 14 anni, dopo aver abbandonato gli studi, la madre le trovò un lavoro come modella per un’agenzia di Berlino.

Sfilando nello stesso grande magazzino dove lavorava, venne notata dal celebre fotografo Herbert Tobias.

Durante un soggiorno a Ibiza, Tobias, ispirato dal regista Nico Papatakis, le suggerì di adottare il nome d’arte Nico.

Verso la fine degli anni ’50, si trasferì a Parigi, dove accrebbe la sua fama di modella posando per riviste prestigiose come Vogue, Tempo, Vie Nuove, Mascotte Spettacolo, Camera ed Elle.

In questo periodo, iniziò anche la carriera d’attrice con lo pseudonimo di Krista Nico.

Nel 1958 partecipò al film di Alberto Lattuada “La tempesta” e nel 1959 al film “Come prima” di Rudolph Maté. Il film più significativo di questo periodo fu “La dolce vita” di Federico Fellini, del 1960, ottenuto casualmente dopo essere stata notata sul set dal regista.

Questo ruolo la portò a trasferirsi a New York per frequentare la “Lee Strasberg’s Method School”, con l’intenzione di intraprendere una carriera d’attrice.

Verso la fine del 1961, ebbe una relazione con l’attore francese Alain Delon, che portò alla nascita di Christian Aaron Boulogne, all’anagrafe Ari Päffgen, l’11 agosto 1962.

Ari non fu mai riconosciuto da Delon e fu cresciuto dalla nonna Édith Arnold, madre di Delon, che gli diede il cognome del suo secondo marito, Boulogne.

Nel 1964, a Londra, conobbe e ebbe una breve relazione con Brian Jones, membro dei Rolling Stones. Grazie al chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page, registrò la sua interpretazione di “I’m Not Sayin'”, brano di Gordon Lightfoot.

A Parigi, incontrò il cantautore Bob Dylan, che scrisse per lei il brano “I’ ll Keep It with Mine”, presente poi nel suo primo album da solista, “Chelsea Girl”.

Grazie ai continui viaggi per lavoro, Nico imparò a parlare fluentemente inglese, italiano, spagnolo e francese.

Nico

Tramite Dylan, Nico conobbe l’artista Andy Warhol, che la coinvolse come attrice in alcuni dei suoi film sperimentali.

Iniziò a frequentare la Factory, il collettivo di artisti che orbitava attorno al carisma di Warhol.

Su suo incoraggiamento, nel 1966 si unì ai The Velvet Underground, rock band per la quale Warhol intendeva produrre un album.

Con i The Velvet Underground, Nico pubblicò il primo album della band, intitolato “The Velvet Underground & Nico”, prodotto da Warhol, che ne disegnò anche la copertina.

La sua presenza nella band fu però marginale, poiché non scrisse alcun brano, limitandosi a cantare testi scritti da Lou Reed, il cantante e chitarrista della band.

Con John Cale, polistrumentista del gruppo, strinse comunque un forte legame, coinvolgendolo nella produzione dei suoi album da solista.

Nel 1975, riflettendo sul suo rapporto con gli altri membri della band, disse: “I Velvet Underground avevano alcuni problemi di identità e volevano sbarazzarsi di me perché ricevevo più attenzione di loro da parte della stampa”.

Già nel 1968, prima della pubblicazione del secondo album “White Light/White Heat”, Nico aveva lasciato la band.

Nel 1967 aveva conosciuto Jim Morrison, cantante dei Doors, con cui aveva probabilmente avuto una relazione sentimentale e che l’aveva incoraggiata a scrivere la propria musica.

Decise quindi di continuare la carriera musicale come solista, registrando diversi album, senza mai raggiungere il successo ottenuto con il gruppo. Il primo disco pubblicato fu “Chelsea Girl” del 1967, colonna sonora per un omonimo film di Warhol, contenente brani scritti da Lou Reed, John Cale e Jackson Browne.

Il primo disco scritto interamente da lei fu “The Marble Index”, un album che propone una commistione originale di elementi folk, musica classica e testi drammatici.

Nel 1970 uscì “Desertshore”, ampiamente considerato dalla critica come il capolavoro dell’artista, nonché anticipatore del genere gothic rock.

Nel 1969 conobbe il regista Philippe Garrel, per cui recitò in diversi film, oltre a partecipare alla scrittura della sceneggiatura de “La cicatrice Intérieure”.

Con Garrel strinse una relazione amorosa durata una decina d’anni.

Nel 1974 pubblicò “The End”, un album che contiene una reinterpretazione dell’omonimo brano dei The Doors e una versione allucinata e dissonante dell’inno nazionale tedesco.

Il 1 giugno 1974 partecipò a un concerto al Rainbow Theatre di Londra con John Cale, Kevin Ayers, Robert Wyatt, Brian Eno e Mike Oldfield, da cui venne tratto un disco omonimo.

Gli anni ottanta furono un periodo piuttosto difficile per Nico, anche a causa di problemi di tossicodipendenza.

Dopo sette anni di inattività, nel 1981 uscì “Drama of Exile”, seguito nel 1985 da “Camera Obscura”, ultimo album dell’artista.

I suoi dischi iniziarono a ottenere successo e apprezzamento, soprattutto nell’ambiente punk degli anni ottanta.

Nico @ Lampeter University November 1985

Nico fece uso di eroina per oltre quindici anni.

Nel libro “Songs They Never Play on the Radio”, scritto da James Young, membro della sua band negli anni ottanta, si riportano numerosi episodi del comportamento inquietante di Nico a causa della sua “schiacciante” dipendenza.

Nico raccontava di non aver mai assunto eroina durante il periodo dei Velvet Underground e della Factory di Warhol, ma di aver iniziato a farne uso durante la sua relazione con Philippe Garrel negli anni settanta.

Fu lei stessa a introdurre il figlio all’eroina, causandone il ricovero in ospedale.

Poco prima della sua morte, Nico smise di usare eroina e cominciò una terapia sostitutiva con metadone. Inoltre, adottò la pratica quotidiana della bicicletta e seguì un’alimentazione sana.

La morte

Domenica 17 luglio 1988, mentre era in vacanza a Ibiza e alloggiava in un cottage in collina, Nico uscì di casa in bicicletta.

Durante una discesa, cadde e fu soccorsa da un tassista di passaggio.

Sebbene fosse cosciente, non riusciva a parlare.

Fu rifiutata da due ospedali e mandata via dal terzo, dove fu considerata erroneamente vittima di un’insolazione.

Solo dopo le insistenze del tassista, venne accettata all’Hospital Can Misses, dove anche qui fu inizialmente curata per insolazione.

La mattina seguente, lunedì 18 luglio, un medico diagnosticò una emorragia cerebrale.

Nico morì quella sera.

Dopo aver trovato nel diario di Nico il desiderio di essere cremata, i musicisti Lutz Ulbrich e Ulrich Wolff, insieme al manager Alan Wise, arrivarono a Ibiza per tentare di farla cremare in loco.

Tuttavia, ciò si rivelò impossibile per una cittadina straniera.

Fecero richiesta a Barcellona, ma il corpo sarebbe stato cremato solo dopo due settimane.

Il corpo fu infine inviato a Berlino e cremato; l’urna cineraria venne sepolta martedì 16 agosto, quasi un mese dopo la sua morte, nel cimitero Grunewald-Forst di Berlino, nella stessa tomba della madre.

Nico – Femme Fatale (Live @ The Preston Warehouse, Uk, 1982)

Discografia in studio

  • 1967 – Chelsea Girl (Verve Records)
  • 1969 – The Marble Index (Elektra Records)
  • 1970 – Desertshore (Reprise Records)
  • 1974 – The End… (Island Records)
  • 1981 – Drama of Exile (Aura Records)
  • 1985 – Camera Obscura (Beggars Banquet Records)

Album dal Vivo

  • 1974 – June 1, 1974 (Island Records)
  • 1982 – Do or Die: Diary 1982 (ROIR)
  • 1985 – Behind the Iron Curtain (Dojo Records)
  • 1986 – Live Heroes (Performance Records)
  • 1990 – Hanging Gardens (Restless Records)
  • 1994 – Chelsea Girl/Live (Cleopatra Records)
  • 1995 – Heroine (Cherry Red Records)
  • 2000 – Nico’s Last Concert: Fata Morgana (SPV)
  • 2003 – All Tomorrow’s Parties (Cleopatra Records)
  • 2021 – Live in London 85 (PopArt)

Raccolta

  • 1998 – Nico: The Classic Years (Island Records)
  • 2002 – Reich Der Träume – Raritaten Teil I (Faust Records)
  • 2002 – Walpurgis-Nacht – Raritaten Teil II (Faust Records)
  • 2002 – Innocent and Vain: an Introduction to Nico (Polydor Records)
  • 2003 – Femme Fatale: The Aura Anthology (Castle Music Ltd.)
  • 2007 – The Frozen Borderline – 1968-1970 (Rhino Records)

Con i Velvet Underground

  • 1967 – The Velvet Underground & Nico (Verve Records)

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