Mora & Bronski “Underdogs Vol. 1”: il ritorno dopo 7 anni tra blues e rivisitazioni break-beat

Mora & Bronski tornano con Underdogs Vol. 1: 10 cover blues, country e folk rivisitate con break-beat e afro-house. Il nuovo album è qui.
Mora & Bronski

Sette anni di silenzio discografico non sono pochi, ma quando torni con un progetto così maturo e coraggioso come “Underdogs Vol. 1”, l’attesa ne vale decisamente la pena. Mora & Bronski, il duo emiliano formato da Fabio Mora (voce) e Fabio “Bronski” Ferraboschi (chitarra), riappare sulla scena con il loro quarto album: una raccolta di dieci cover che reinterpreta le radici americane con uno sguardo decisamente moderno.

Da Hank Williams a Freddie King: cover che rinascono

In “Underdogs Vol. 1”, ci sono sì i grandi nomi del blues, country e folk americano – da Hank Williams a Freddie King – ma il modo in cui Mora & Bronski li affrontano è tutt’altro che reverenziale. Le strutture originali vengono rispettate, certo, ma l’approccio sonoro è rivoluzionario.

Immaginate il fruscio caldo dei vecchi vinili che si intreccia a chitarre e voci immerse in una distorsione analogica che richiama i classici della Chess Records o della Vee-Jay Records. Fin qui, tutto bellissimo ma prevedibile. Poi arrivano i break-beat anni ’90 e le ritmiche afro-house contemporanee, e capisci che questi due hanno davvero osato.

Il titolo dice tutto: dare voce agli “sfavoriti”

Underdogs – gli sfavoriti, i perdenti, quelli che nessuno si fila. Il titolo dell’album fa riferimento proprio a quei brani dimenticati o poco noti del repertorio americano, ricchi di potenziale ma rimasti nell’ombra. Mora & Bronski li tirano fuori dal cassetto e gli danno una seconda vita, una possibilità di riscatto sonoro che potrebbe farli scoprire a una nuova generazione di ascoltatori.

L’evoluzione di un duo che non si accontenta

Chi segue Mora & Bronski da tempo sa che l’evoluzione è nel loro DNA. Partiti nel 2014 con un sound essenziale fatto di strumenti acustici, battiti di mani e stomp, hanno iniziato a contaminare il loro folk-blues già con il terzo album “50/50” (2018), dove facevano capolino le prime sperimentazioni elettroniche.

Con “Underdogs Vol. 1” vanno ancora oltre, creando un vero melting pot sonoro che non stravolge la tradizione americana e afroamericana, ma la rinnova aprendola a nuove possibilità espressive. È post-moderno senza essere pretenzioso, è sperimentale senza perdere l’anima.

Cover album “Underdogs – Vol.1”

La storia del duo: da I Rio al folk d’autore

Prima di dedicarsi a questo progetto più intimo e ricercato, Fabio Mora e Fabio “Bronski” Ferraboschi hanno militato per ventidue anni nella band pop-rock italiana I Rio, rispettivamente come voce e basso. Un background che spiega la loro solidità musicale e la capacità di muoversi tra generi diversi con naturalezza.

Dal 2014, con il debutto “Naif” (2014) e il seguito “2” (2016) – entrambi per l’etichetta Busker – hanno intrapreso una ricerca musicale personale che unisce il fascino dei grandi classici americani con brani inediti, spaziando tra blues, folk e canzone d’autore italiana.

La discografia Mora & Bronski

  • “Naif” (2014) – Busker
  • “2” (2016) – Busker
  • “50/50” (2018) – Merlone / AZ Press
  • “Underdogs Vol. 1” (2025)

Vol. 1: significa che ce ne saranno altri?

Il titolo “Underdogs Vol. 1” lascia intuire che questo è solo l’inizio di un progetto più ampio. Se questo primo volume è un’indicazione di cosa aspettarsi, siamo decisamente curiosi di scoprire quali altri “perdenti” musicali il duo emiliano vorrà riportare alla luce nei prossimi capitoli.

Ascolta Underdogs Vol. 1

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