Un brano dalle tessiture elettroniche le cui sonorità ipnotiche avvolgono e travolgono, con delicatezza.
Il 23 febbraio esce Porta Pia il singolo d’esordio di Coca Puma per Dischi Sotterranei e ODD Clique, primo estratto dal suo album da solista dal titolo Panorama Olivia di prossima uscita.
Classe 1998, romana, cappellino sempre abbassato sugli occhi, attitudine metropolitana e animo risonante di Natura: Coca Puma è il moniker di Costanza Puma, artista eclettica di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Eterea e magnetica usa voce e texture delle sue produzioni per costruire un mondo tutto suo.
In Porta Pia Coca Puma si confronta con due grandi tematiche in contrapposizione tra loro: l’amore e la paura della solitudine. Un conflitto raccontato attraverso la voce dolce e malinconica, a tratti nervosa e spezzata della sua interprete: prima in quella che sembra essere una lettera scritta a macchina – sin da subito nella produzione si può distinguere il suono di una macchina da scrivere – e infine in un’impaziente telefonata: “Pronto amore scusa/Sarà la meteoropatia/Hai voglia di un ghiacciolo/Due passi a Porta Pia/Pronto amore scusa/Sarà una mia mania/Non voglio star da sola/Ho troppa nostalgia”.
In questo limbo, la musica accompagna in un fragile alternarsi tra sezioni minimali ed intense, con profondi sintetizzatori, soundscape, ritmi scanditi e sonorità più delicate, dando vita ad un arrangiamento carico di forza emotiva che incanta e affascina.
Porta Pia non è nient’altro che una scusa, un luogo dove possibilmente rincontrarsi: una proposta che sembra volgere a una risoluzione, ma che in fondo lascia all’ascoltatore un leggero amaro in bocca e una libera interpretazione sull’esito incerto di questo conflitto tra terrore e sentimento.
Porta Pia è il primo passo del nuovo percorso artistico di Coca Puma che culminerà con l’uscita dell’album e un tour di presentazione organizzato da DNA concerti. Tra le prime date confermate, la partecipazione al MI AMI il 26 maggio a Milano.
Nel videoclip – realizzato da Rodrigo Mella, interpretato da Federico Bizzarri e dalla stessa Coca Puma – l’energia eclettica del brano si traduce in una visione stroboscopica della città e di ricordi passati, di appuntamenti mancati e persone in cerca di un luogo d’incontro, Porta Pia.
In primo piano nel video è il grande dualismo tra Natura e Città, rappresentate con due simboli: una grande Quercia e i cavalcavia del Villaggio Olimpico di Roma.
Intrecciati a quest’ultimi una serie di simbolismi, immagini di repertorio e scene girate in prima persona che compongono un mosaico evocativo e strettamente legato all’umore musicale, alle sensazioni e agli squarci di memoria di Coca Puma.
Un mosaico di ricordi confusi, immagini rubate e vite parallele, come gli specchi di una palla da discoteca, prendono vita su un brano dalle tessiture elettronichele cui sonorità ipnotiche avvolgono e travolgono con delicatezza.
Bio
Cappellino sempre abbassato sugli occhi, attitudine metropolitana e animo risonante di Natura, Coca Puma è una sorta di urban fairy in grado di illuminare ogni oggetto su cui si posa il suo sguardo artistico.
Un demiurgo che disegna architetture sonore con la libertà di un pittore astratto, un’antenna che capta gli umori ora del bosco ora dell’asfalto e li riverbera in una nuova cosmogonia musicale.
Classe 1998, romana, Coca Puma è il moniker di Costanza Puma, eclettica artista di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock. Eterea e magnetica, usa voce e texture delle sue produzioni per costruire un mondo tutto suo. Interiore e individuale, prima di tutto. Poi generazionale e, infine, umano.
Instancabile collezionista di vinili, è cresciuta ascoltando soul e r’n’b, anche se oggi guarda con più interesse al sound percussivo di Joy Orbison e alla modern psychedelia di Tame Impala.
Una passione radicata per la musica brasiliana e una più recente scoperta della musica elettronica si fondono nelle sue performance da dj mentre un deciso interesse verso la relazione fra il suono e l’immagine in movimento la trascina nella produzione di musiche per il cinema e jingle pubblicitari.
Ha lavorato alle musiche di La Rivoluzione siamo Noi, film dell’Istituto Luce Cinecittà che racconta il decennio ‘67/’77, cruciale per l’arte contemporanea; di Luce sul Piemonte, presentato in occasione del Torino Film Festival. In questo periodo, inoltre, sta lavorando alla colonna sonora di Quasi a casa, film d’esordio di Carolina Pavone, prodotto dalla Sacher Film, Vivo Film, Rai Cinema.
Dopo diverse esperienze importanti sui palchi capitolini e non solo – Monk (Roma), Anfiteatro del Venda (Padova), Cosmo Jazz (Chamonix), Alcazar Live (Roma), MIND Festival (Montecosaro), UEFA Roma Euro, Piazza del Popolo (Roma), Sherwood Festival (Padova), Ex Macello (Milano) in occasione di Dr. Martens presented by MIAMI, Arcibellezza (Milano) per CBCR presented by Rockit e altri – Coca Puma è in procinto di pubblicare il suo primo album da solista – ideato e scritto fra l’Urbe e un rifugio sperduto nella campagna etrusca: Panorama Olivia, frutto di un’esigenza creativa che pone in primo piano la ricerca e la sperimentazione svolte nel corso degli ultimi anni.