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Syd Barrett: il visionario dei Pink Floyd 18 anni dopo

Syd Barrett, geniale fondatore dei Pink Floyd, lasciò la band nel 1968 per problemi mentali. Influenzò il rock e fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1996.
Foto: Aubrey Powell

Roger Keith Barrett, meglio conosciuto come Syd Barrett, è nato a Cambridge il 6 gennaio 1946 e scomparso nella stessa città il 7 luglio 2006.

Syd fu il geniale fondatore e leader dei Pink Floyd dal 1965 al 1968.

Il suo stile chitarristico innovativo, caratterizzato da dissonanze, distorsioni e feedback, nonchè i suoi esperimenti sonori hanno influenzato intere generazioni di artisti, da David Bowie a Brian Eno, passando per Jimmy Page.

Il disturbo schizoide di personalità, che iniziò a manifestarsi durante gli anni con i Pink Floyd, lo costrinse a lasciare la band su insistenza dell’amico e compagno di gruppo Roger Waters.

Dopo aver pubblicato due album solisti di culto, “The Madcap Laughs” e “Barrett” nel 1970, Syd si ritirò dalle scene, dedicandosi alla pittura e al giardinaggio.

La sua ritirata dal mondo dello spettacolo, unita al suo disinteresse per la fama, ha alimentato il mito dell’artista tormentato e inafferrabile.

L’influenza di Barrett si estende ben oltre i suoi anni di attività.

La sua storia ha permeato la successiva produzione dei Pink Floyd, in particolare album iconici come “The Dark Side of the Moon”, “Wish You Were Here” e “The Wall”.

La sua ombra si allunga su generi come il glam rock, il rock alternativo, l’indie rock e il punk rock, rendendo la sua eredità musicale immortale.

Nel 1996, Syd Barrett è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Pink Floyd.

Roger Waters, Syd Barrett, Richard Wright, Nick Mason

Ascolta Syd Barrett:

Syd Barrett

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