Trecasali (PR), 15 febbraio 2025 — Ci sono concerti che ti lasciano un bel ricordo. E poi ci sono quelli che ti scuotono fisicamente, come un pugno nello stomaco e una carezza in fronte. Il live degli Animaux Formidables all’ Arcistella appartiene alla seconda categoria: un’esperienza totalizzante, tanto ruvida quanto elegante nella sua messa in scena.
Per chi ancora non li conoscesse (e dovrebbe farlo il prima possibile), gli Animaux Formidables sono un duo mascherato, attivo sulla scena italiana da alcuni anni, che ha fatto della sintesi tra potenza, teatralità e visione estetica il proprio marchio distintivo.
Mr. Formidable, alla chitarra e voce, e Mrs. Formidable alle percussioni, si presentano sempre celati da maschere feline. Ma non è un vezzo né un travestimento: è parte integrante di un immaginario che fonde rock, glam, fuzz, garage, blues e suggestioni quasi rituali.
L’appuntamento a Trecasali era attesissimo, anche perché inserito nel tour di presentazione del nuovo album “Call me Tony“, uscito poche settimane prima.
All’ Arcistella, locale ormai consolidato nella scena live emiliana l’ atmosfera era quella giusta: intima ma vibrante, il tipo di energia che ti fa capire subito che sta per succedere qualcosa di autentico.
L’entrata in scena è secca, quasi cinematografica.
Luci basse, silhouette in controluce. E poi boom: parte “I’m a Cat and I Love My Dog”, e si scatena l’inferno. Il suono è un muro distorto, carnale, saturo di fuzz e crusher. Eppure, in quella brutalità sonora, ogni elemento è lucidissimo. Ogni nota ha un peso, ogni colpo di cassa sembra studiato per colpire dritto allo sterno. “Just a Monday”, “Tony”, “We Are All Animals”: i brani si susseguono senza cadute di tono, sorretti da una presenza scenica impeccabile.
Uno dei momenti più intensi arriva quando Mr. Formidable scende dal palco e coinvolge il pubblico, porgendo la sua chitarra a uno spettatore di fronte alle transenne per farlo suonare in mezzo a un brano.
È rock’n’roll allo stato puro: immediato, imperfetto, vitale.
Che siano solo in due è, ormai, quasi una provocazione. Il suono che riescono a generare ha una forza che molti power trio si sognano.
Merito di una chimica perfetta tra i due, di una padronanza tecnica notevole, ma soprattutto di una visione chiara: quella di un progetto sonoro dove ogni scelta – dalle maschere, ai testi, ai suoni saturi – è al servizio di un’identità precisa.
Il nuovo disco, “Call me Tony”, da cui proviene gran parte della scaletta, mostra un’evoluzione interessante: mantiene il piglio ruvido dei lavori precedenti, ma affina arrangiamenti e intensità, aprendo a momenti più introspettivi senza mai perdere mordente.
Dopo oltre un’ora di suono serrato, il pubblico invoca il bis. E loro tornano con “Tony”, di nuovo, ma più viscerale, quasi catartico. L’ultima distorsione si spegne tra le urla e gli applausi: il palco trema ancora, l’aria è densa, e la sensazione è una sola — quella di aver assistito a qualcosa di vero.
Il concerto degli Animaux Formidables all’Arcistella è stato molto più di una semplice tappa promozionale. È stata una dichiarazione d’intenti: questo è il loro momento, e stanno dimostrando che il rock – quello che fa vibrare il cuore e lo stomaco – è vivo e pulsa con forza sotto le loro maschere.
Se non li avete ancora visti dal vivo, segnatevi il prossimo concerto in agenda. Non ve ne pentirete.
Ascolta Animaux Formidables: