Animaux Formidables, chi sono ? L’ intervista al duo garage-fuzz-noise più glam d’ Italia

Gli Animaux Formidables si raccontano in un' intervista inedita. Dalle sale prove per dare sfogo solamente all' istinto, fino al tour di più di settanta date in un anno.
Foto: Manuel Rinaldi

L’inizio del live degli Animaux Formidables è previsto per le 22, ma nel frattempo loro sono nel backstage, in completo relax.

Chi sono veramente gli Animaux Formidables ? Chi si nasconde dietro quelle enigmatiche maschere in latex da gatto ? Questa sera ho finalmente l’opportunità di scoprirlo e mi precipito dietro al palco dopo aver ottenuto l’ ok dal loro management.

Appena arrivato, mi fanno accomodare accanto a un tavolo con tre sedie e, proprio in quel momento, li vedo arrivare… ancora mascherati ! Avevo sperato di poter finalmente dare un volto “umano” al duo garage-fuzz-noise, ma il mistero rimane.

Un po’ deluso, ma ancora più curioso, ci presentiamo e iniziamo la nostra intervista.

Ciao ragazzi! Grazie mille per avermi concesso questa intervista. Iniziamo dal principio: come è nato il vostro progetto?

Mrs. Formidable: Il nostro progetto è nato in un contesto intimo e casalingo. Diciamo che è nato dall’amore. È un po’ il nostro ‘figlio’, perché siamo sposati. Ci siamo sposati e poi ci siamo chiesti: facciamo un figlio? No, facciamo una band!

Mr. Formidable: Esatto, è andata proprio così. Venivamo entrambi da percorsi artistici paralleli ma diversi: uno musicale e l’altro illustrativo. Volevamo unire queste due passioni. La prima idea era di mescolare arte visiva e musica. Abbiamo fatto qualche esperimento, ma non sapevamo bene come concretizzarlo. Forse non era il momento giusto.”

Di quale periodo stiamo parlando?

Mr. Formidable: Circa sei o sette anni fa. Poi, due anni e mezzo fa, quasi tre, ci siamo sposati. Subito dopo, in autunno, abbiamo iniziato a frequentare la sala prove in modo istintivo, senza un’ idea precisa. All’inizio era solo un modo per sfogarci, per liberarci dallo stress e dalle dinamiche dei nostri mondi artistici. In breve tempo, però, avevamo scritto delle canzoni. Alcuni amici le hanno ascoltate e ci hanno detto: ‘Registratele, fate un disco!’ E da lì è partito tutto. Ci siamo trovati in un attimo con un progetto fatto e finito.

Mrs. Formidable: Quello che ci piace sottolineare è che le cose naturali, che seguono un flow naturale, procedono senza aspettative e portano solo cose belle. È stato così anche per noi. Non avevamo aspettative, e invece ci siamo ritrovati a fare un tour, ad avere un disco, tutto così in maniera molto rapida.

Foto: Patrycja Holuk

Spesso, quando le cose nascono senza un’idea precisa, sono quelle che poi si realizzano davvero, perché c’è la voglia genuina di proporre qualcosa. Se questa cosa arriva al pubblico, ottiene riscontro, no?

Mrs. Formidable: Esattamente. È nato tutto come un bisogno naturale e sincero di sfogo. Non ci siamo seduti a tavolino dicendo “facciamo una band, mettiamoci le maschere”. È nato come un gioco. Quando ci hanno detto di registrare il disco, ci siamo chiesti: “Ma cosa dobbiamo registrare?” . Avevamo dei provini registrati malissimo sul cellulare in sala prove, ma alla fine è nato qualcosa di molto interessante.

Facciamo un passo indietro. Avete detto che venite da percorsi artistici diversi. Mi chiedo: anche a livello musicale, avevate già delle esperienze passate ? Quando avete iniziato ad avvicinarvi alla musica, magari con le prime band ? Come è nata questa passione per la musica ?

Mrs. Formidable: Guarda, io in adolescenza cazzeggiavo un po’ con la musica, cantavo un po’ qua e là. Mi piacevano le percussioni, ma non le ho mai approcciate in maniera seria. Mi piaceva l’idea di unire l’arte visiva ai suoni. Infatti, facevamo dei “quadri musicali”. Lui invece ha un background musicale importante, avendo militato in tantissime band.

Mr. Formidable: Esatto, io suono da tantissimi anni ed ho partecipato a svariati progetti con vari gruppi, spaziando tra generi musicali differenti. 

Quindi sia come chitarrista che come cantante?

Mr. Formidable: Sì, a volte solo come cantante, a volte solo come chitarrista, altre volte entrambe le cose.

Passare da una situazione di sfogo a partecipare a un programma televisivo che vi ha dato grande visibilità in Italia, come X Factor, è un grande salto. Non conosco la vostra storia prima di X Factor: eravate già attivi nella scena musicale italiana, con tour e concerti, oppure tutto è arrivato dopo?

Mrs. Formidable: Avevamo già una storia prima di X Factor. Prima di arrivare al programma, avevamo inciso un disco ed eravamo già in tour. Avevamo fatto circa una settantina di date.

Mr. Formidable.: “Abbiamo avuto la fortuna di essere “presi” da un’agenzia di booking molto brava, la Revolver Concerti, che ci ha inseriti in un calendario di date vastissimo.

Foto: Manuel Rinaldi

Settanta concerti sono davvero tanti.

Mr. Formidable: Abbiamo girato quasi tutta l’Italia, grazie alla Revolver. Mi piace sottolinearlo, perché senza di loro magari saremmo ancora in sala prove per i fatti nostri. Avevamo registrato il disco con Marco Fasolo, un amico e un bravo produttore, ma è stata Revolver a darci la spinta. Ci avevano pianificato un sacco di date e noi abbiamo detto: “Beh, ormai dobbiamo farlo”. Loro ci hanno chiesto di lavorare insieme e noi abbiamo accettato.

Mrs. Formidable: Sì, appunto. In realtà, X Factor è stata una pausa in un percorso che avevamo già avviato. Sinceramente, non volevamo partecipare, perché non era il nostro ambiente. Noi siamo sempre stati nella scena underground italiana, suonando nei club. Il mainstream televisivo non ci rappresenta, non abbiamo nemmeno la TV a casa, quindi non conoscevamo bene il programma.

Mr. Formidable: Io personalmente conoscevo il programma, ma non l’avevo mai visto.

Mrs. Formidable: I talent scout di X Factor ci hanno contattato chiedendoci se volevamo fare le audizioni. Abbiamo impiegato mesi a decidere, perché non era nelle nostre corde quel tipo di programma. Il genere che proponiamo, visivamente con le maschere e i costumi, può sembrare televisivo, ma il punk non si vede spesso in TV. Alla fine, l’agenzia di booking e l’ufficio stampa ci hanno detto di prenderla come un’opportunità: se va male, torniamo a fare quello che facevamo prima, non cambia nulla. Abbiamo detto: “Ok, facciamolo”. Però è importante sottolineare che prima di X Factor avevamo già fatto un disco, recensito molto bene, e stavamo già girando per tutta Italia con un tour.

Disco autoprodotto?

Mrs. Formidable: “Sì, siamo usciti a febbraio del 2023, autoprodotto. Successivamente a Giugno è arrivata la Go Down Records la quale ha stampato il vinile di quell’ album.

Quindi il disco era già pronto e vi ha consentito di portarlo in giro e promuoverlo ?

Mrs. Formidable: Veramente abbiamo iniziato ad andare in tour che il disco non era ancora uscito. Abbiamo fatto quasi un anno così.

Mr. Formidable: Sì, il disco è uscito dopo una serie di date. All’inizio eravamo in giro senza merchandise, solo con il nostro spettacolo. Nel frattempo, abbiamo registrato e pubblicato il disco. Poi è arrivata la Go Down, che ci ha dato l’opportunità di stampare i vinili e uscire con una label che lo fa girare di più. Tutto questo però è successo prima di X Factor. Quindi, la nostra storia era già avviata. X Factor è stata solo una vetrina.

In un momento in cui avevate la necessità di farvi conoscere oltre certi confini, un programma come X Factor vi ha dato una visibilità enorme. Questo ha amplificato la vostra notorietà, che magari sarebbe arrivata comunque, ma con tempistiche diverse.

Mr. Formidable: Sì, esattamente. Quello che ci diciamo sempre è che, probabilmente, alcuni risultati li avremmo raggiunti continuando a girare come stavamo facendo, ma magari ci sarebbero voluti due o tre anni in più. In qualche modo abbiamo accelerato i tempi e ci siamo collocati in una vetrina più ampia.

Come è nato il vostro sound?

Mr. Formidable: Abbiamo due background musicali abbastanza differenti, ma che convergono su certi tipi di sonorità che ci piacciono. A lei piace molto la musica glam degli anni settanta e alcune peculiarità della musica elettronica, quindi determinate cose come i bassi gonfi sulle pelli. Io arrivo da un background più stoner e doom, con una ricerca dei suoni di chitarra alla Black Sabbath.

Mrs. Formidable: Sì, infatti fin da subito, abbiamo cercato di riempire il più possibile il suono. Abbiamo passato del tempo in sala prove, suonando in modo istintivo e ricercando i suoni giusti: le pelli, i tipi di microfoni per gonfiare e arrotondare, i fuzz da usare, come splittare il segnale per ottenere un suono di chitarra e una linea di basso parallela. Anche la voce con un po’ di filtro. Insomma, abbiamo strutturato il nostro sound, e continuiamo a sperimentare. Ad esempio, di recente abbiamo introdotto un pad elettronico per arricchire la componente elettronica, ma sempre mantenendo l’attitudine garage rock e punk.

Mr. Formidable: A noi non piace molto l’utilizzo delle basi e delle sequenze. Ci piace che il disco suoni live, senza incongruenze. Infatti, il disco l’abbiamo registrato solo in analogico, in presa diretta. Stiamo sempre alla ricerca di modi per rendere il suono più rotondo e potente, ma è un processo graduale.

Animaux Formidables – Make Sense Of Any Mess

Il fatto che cantiate in inglese, nonostante siate italianissimi, è una scelta commerciale? È qualcosa su cui avete riflettuto? Perché l’inglese?

Mrs. Formidable: Nel mio caso il 90% della musica che ho ascoltato nella mia vita è anglofona.

Mr. Formidable: Diciamo che, volendo fare una proporzione, un buon 70-75% della musica che ho sempre ascoltato è straniera. Non ci abbiamo neanche riflettuto; nel senso che le prime bozze di canzoni nascevano già con qualche parola in inglese, che poi andavamo ad arricchire e strutturare. Non ci è mai passato per la testa di fare diversamente. Certo, ascoltiamo anche musica italiana e, andando avanti nella nostra ricerca, cerchiamo di ampliare il nostro bagaglio musicale, perché ci sono delle cose meravigliose anche in Italia. Però è stata veramente una cosa naturale; il progetto è nato da solo in quella lingua e di conseguenza abbiamo pensato di proseguire verso quella direzione.

Quindi potremmo non escludere a priori che in futuro ci possa essere qualche pezzo cantato in italiano ?

Mrs. Formidable: Non lo so, non è una cosa su cui abbiamo ragionato al momento. Tutti i pezzi nuovi sono in inglese, per ora.

Il vostro tour ha previsto anche delle date all’estero. Cosa avete trovato di diverso esibendovi dal vivo oltre confine rispetto a quando suonate nel nostro Paese?

Mr. Formidable: Come incipit, tengo a sottolineare che dobbiamo essere molto riconoscenti all’Italia, innanzitutto perché quando abbiamo iniziato a fare concerti, pensavamo che il nostro genere avrebbe avuto riscontro solo all’estero. Credevamo che avremmo fatto qualche date in Italia e poi ci sarebbe stato bisogno di orientarci altrove. Invece, così non è stato perché, nonostante tutto, nonostante la cultura pop-centrica che c’è oggi nel nostro Paese dettata magari dalle major, ci sono ancora tantissimi contesti che propongono questo tipo di musica e persone che vanno ad ascoltarla. Tant’ è che noi abbiamo fatto più di cento esibizioni in un anno e mezzo di attività. Siamo dei nomadi costanti da un anno a questa parte. Quindi, premesso questo, siamo grati: la risposta in Italia è stata fantastica, è un anno che lavoriamo e siamo contenti e non ce l’aspettavamo.

All’estero, però, fin dalla primissima data (e siamo freschi freschi di questo mini tour europeo che abbiamo fatto in Belgio e principalmente in Germania), ci siamo resi conto che c’è una risposta esponenzialmente ancora più coinvolgente. Considera che lì non ci conosceva nessuno, e la prima sera che siamo arrivati di fronte a un pubblico che non ci aveva mai visto, se non magari dalla locandina pubblicata la settimana prima sui social, dopo mezza canzone saltava, ballava, urlava, e aveva un grado di partecipazione incredibile.

Mrs. Formidable: Abbiamo percepito una voglia di essere coinvolti nel live. Quando siamo arrivati in questo luogo, che non conoscevamo e la gente non conosceva noi, eravamo un po’ straniti perché, prima di iniziare a suonare, il locale era completamente vuoto. Ci chiedevamo chi sarebbe venuto. Quando siamo saliti sul palco, tutti quelli che erano fuori a fumare e bere sono entrati, ed è stato pazzesco. È stato l’inizio di questo battesimo internazionale.

Foto: Giorgio Z. Gatti

Oggi ci sono tanti giovani che si approcciano alla musica e che in qualche modo ci vogliono provare. Che suggerimenti dareste a un giovane che oggi vuole intraprendere un percorso musicale e artistico? 

Mrs. Formidable: Innanzitutto gli direi di avere sempre un approccio naturale e sincero verso quello che si fa, perché se inizi a fare musica, come in tantissime altre arti, per arrivare a un determinato punto, ti prenderai solo tantissime porte in faccia. Purtroppo la musica, soprattutto se fai un genere underground, è fatica, sudore, chilometri, esercizio. Quindi ci vuole impegno per fare questo lavoro. E poi, innanzitutto, non stare a vedere cosa fanno gli altri. Se vuoi fare una cosa, vuoi farla con una chitarra, con una corda, con una batteria costruita con un tavolino, fallo. L’arte è bella perché è soggettiva e ognuno può fare quello che vuole. Non fermarti al giudizio degli altri, ma vai avanti per la tua strada senza temere di essere sbagliato.

Mr. Formidable: Esatto, confermo esattamente quello che ha detto lei. Aggiungerei al massimo di seguire la propria necessità, la propria spinta espressiva naturale. Quindi, magari ho in testa di fare una cosa, però penso che forse non piacerà. Ma se la coltivo in maniera passionale, sincera, ci dedico del tempo e la propongo con qualità, funzionerà in qualche modo. Magari funzionerà per tre persone, intanto però a quelle tre persone è arrivato esattamente quello che avevi dentro da tirare fuori. Se è realmente così, saranno più di tre persone; qualcosa uscirà fuori, è proprio un processo quasi naturale secondo me.

Mrs. Formidable: Aggiungerei anche di non essere schiavi dei social network, delle dinamiche degli ascolti, delle cose che “devo fare per forza”.

Animaux Formidables – We Are All Animals

Mi raccontate il connubio che c’ è tra il vostro stile e la vostra musica ?

Mr. Formidable: Si lega a un’idea che avevamo avuto molti anni prima, come ti dicevo, quando stavamo pensando a un collettivo artistico. Lì avevamo pensato non tanto all’ ambito dei palchi, ma delle gallerie d’arte. Volevamo mettere in scena questi due soggetti mascherati, poi l’idea rimase solo un progetto non concretizzato. Tuttavia, quando abbiamo iniziato a suonare, oltre allo stile che richiama il rock, il glam e l’opera rock (dove molto spesso ci si traveste e si usano costumi), abbiamo ripreso l’idea dei personaggi mascherati, un po’ androgini e senza volto specifico, che possono essere il volto di chiunque. La maschera serve a togliere le maschere che indossiamo sempre. Abbiamo ripreso quel seme d’idea che avevamo buttato giù diversi anni fa in un ambito diverso e l’abbiamo applicata qui, e ci è piaciuta.

Chiudo sempre le interviste con questa domanda. Immaginate di essere in una grande stanza della musica dove potete trovare tutti i dischi che sono stati pubblicati, però ne potete scegliere solo tre. Vi chiedo di dirmi quali dischi scegliereste, il titolo e l’autore, o se non ricordate il titolo, anche solo l’autore.

Mr. Formidable & Mrs Formidable.  Lou Reed “Transformer”, Nirvana “Unplugged in New York”, The Beatles “White Album” .

Ragazzi, per me è stato un grande piacere, vi ringrazio tanto, ora vi lascio al vostro live.

Mr. & Ms. Grazie a te è stato un piacere anche per noi.

Ascolta Animaux Formidables

Condividi su:

Iscriviti
alla newsletter

Tuffati nel mondo della musica e ricevi contenuti inediti

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti per ricevere le ultime news dal mondo della musica !